Ogni più piccola parte concorre, proprio come un minuscolo ingranaggio, affinchè si determini quell'istante. Un atto d'amore di ogni cosa che c'è, di qualunque cosa riesci a immaginare; ovvero tanti piccoli movimenti d'amore che si concentrano in un punto solo, dando origine ad una esistenza, ad un "io".
Poi capita che quell'essere nella sua esistenza dia vita a te, che ti cresca e ti accudisca e ti riempa d'amore. La tua è una immensa gratitudine, verso quell'essere, verso l'universo tutto intero, verso ogni più piccola cosa che esiste.
E poi capita che quell'essere lo devi salutare, ma non è che l'amore sparisca e tanto meno che diminuisca. L'amore si comporta esattamente come enunciato nel principio di conservazione della massa di Lavoisier: "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".
Nel momento del saluto quell'amore è come un piccolo fuoco d'artificio e compie il percorso inverso di quando si era concentrato: da un punto solo si trasferisce a tanti altri punti.
Non è sparito, non è andato da nessuna parte, prima lo vedevi in un punto solo, ora se fai bene attenzione puoi vederlo dappertutto.
Se vuoi piangere, piangi pure, ma di gioia, perchè il bello è che uno di quei punti sei proprio tu: ogni tuo gesto, parola, respiro, battito di ciglia, è quell'amore.
Ogni tuo piccolo movimento trasferisce la vibrazione dell'amore, quello che hai conosciuto e che ti è stato dato così come quello universale.