EGIDIOFLAMINI
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USCITA DISCOGRAFICA "INATTESA" _ HEART&EARTH SPECIAL LIMITED EDITION

27/5/2015

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Avevo annunciato questa novità qualche giorno fa, in occasione della presentazione del mio primo libro Lo specchio meraviglioso ed ora eccola qua, una "inattesa" uscita discografica.
E' una sorpresa pure per me perchè questa idea non era in cantiere è arrivata per caso, da una proposta fattami da un Comune e alla fine neanche concretizzatasi. Ma chi mi conosce bene lo sa, guai a gettare un sassolino nel stagno della mia creatività perchè ogni occasione per me è buona per nuove idee.
E infatti, in occasione del mio prossimo concerto, quello di Sabato 13 Giugno (Casa Menotti, Piazza del Duomo, Spoleto), presenterò un edizione speciale e limitata di Heart&Earth. Il disco in versione speciale conterrà cinque brani del volume 1 di Heart&Earth, più altri tre nuovi brani che faranno parte di quello che sarà il volume 2, al quale sto lavorando già da mesi.
Tra questi tre nuovi brani c'è "8" il primo brano palindromo di tutta la storia della musica!!!
Di che si tratta lo spiegherò la settimana prossima!
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LISTEN THINK PLAY, CONCLUSO IL PRIMO CICLO

26/5/2015

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Si è concluso Domenica 24 Maggio il I ciclio di "Listen Think Play", la serie di concerti e masterclass che il Egidio Flamini ha tenuto presso la Scuola di Musica Sintonie di Terni. Il quarto ed ultimo appuntamento si è concluso, come successo anche per gli altri, con il Concerto degli Allievi, al termine del quale sono stati resi noti i risultati e consegnati riconoscimenti ad alcuni allievi che si sono particolarmente distinti per impegno, costanza e risultati ottenuti.
Tra i "piccoli pianisti" a ricevere una menzione di merito sono stati Nicolò Zedda e Chiara Del Mauro, proprio per l'attenzione e l'impegno con cui hanno seguito le lezioni e per i grandi miglioramenti conseguiti.
La borsa di studio in palio, consistente nella partecipazione gratuita al II ciclo di "Listen Think Play" che si svolgerà da Ottobre 2015 ad Aprile 2016, è stata assegnata ad Emanuele Corazzi, per la costanza del suo impegno, la passione nella preparazione e gli ottimi risultati ottenuti in occasione di ogni appuntamento.
Inoltre per il "Final Concert" del I ciclo sono stati selezionati i seguenti allievi: Nicolò Zedda, Chiara Del Mauro, Martina Maran, Francesco Haji Karimian, Maria Rita Cardinali, Emanuele Corazzi, Federico Felici e Giulia Fiori. In programma ci saranno musiche dello stesso Egidio Flamini, Yiruma ed anche Beethoven e Chopin.
Questo che sarà senz'altro un emozionante atto conclusivo, si terrà presso Casa Menotti Domenica 14 Giugno alle ore 11 con ingresso libero su prenotazione.
Di seguito alcune fotografie del concerto finale di PLAY #4.

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IL "Déjà vu" DI SIMONA GRANELLI

25/5/2015

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La Musica, cosi' come la Letteratura, la Poesia, la Pittura, il Teatro, l'Architettura...sono lo strumento attraverso il quale si perviene al Nuovo soltanto se sapremo far nostre quelle stesse spinte ideali e rivoluzionarie che mossero i Grandi del passato a calcare la scena della vita.

"...periodicamente ritorno al Bianco. Mi immergo nella sua sintesi e dalla sua tonalità strappo un frammento, tentando di affrancarlo dalla sua eterna oggettivazione per farlo completamente mio. Ma ogni frammento è l'eco di altri che nel passato lo hanno preceduto e il presagio di altri che lo ripeteranno fino alla vertigine.
Per questo inevitabilmente ritorno al Bianco".    STEFANO BRACCI

Dopo lo speciale incontro che il pubblico del Festival Pianistico ha avuto con l'animo delicato di Stefania Surace e le sue composizioni, il prossimo appuntamento del calendario propone Sabato 30 Maggio alle ore 18 presso Casa Menotti la pianista spoletina Simona Granelli, in scena con il suo "Dejà vu".
Nel suo raffinatissimo programma una scelta di brani che vanno da Bach al contemporaneo Bracci passando per Rameau, Ravel, Satie e Debussy.
L'ingresso è su prenotazione al numero 0743 46620, al termine del concerto verrà servito un aperitivo nella terrazza d'onore. Biglietto per concerto e aperitivo €7.

PROGRAMMA

J.S. Bach (1685-1750)
Preludio e Fuga BWV 847

E. Satie  (1866-1925)
1.re Gymnopédie

M. Ravel  (1875-1937)
Sonatina

S. Bracci  (1954-viv.)
Frammenti del bianco Tre pezzi per pianoforte
                     
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C. Debussy (1862-1918)
Prèludes
(...Danseuses de Delphes)
(...La terrasse des audiences du clair de lune)
(...Les collines d'Anacapri)
(..."General Lavine" -eccentrique-)
(...Minstrels)


J.P. Rameau  (1683-1764)
Gavotta dalla Suite in La minore

CURRICULUM
SIMONA GRANELLI,  ricevuta la prima educazione musicale a Spoleto, sua città natale, ha proseguito gli studi del pianoforte presso il Conservatorio "F. Morlacchi" di Perugia, diplomandosi sotto la guida della Prof.ssa Giovanna Petrucci, con la quale ha conseguito nel 2012 la Laurea di Secondo Livello in Pianoforte sempre con il massimo dei voti.

Nel 1989 ha partecipato al corso di Alto Perfezionamento musicale tenuta dal M° Gyorgy Sandor, discepolo di Bela Bartok, per lo Spaziomusica di Cori (LT). Dal 1989 al 1993 ha frequentato i corsi di perfezionamento dell' Accademia Chigiana di Siena e dell' Accademia Musicale "O. Respighi" di Assisi, risultando vincitrice di borse di studio in entrambi gli istituti.

Allieva dei Maestri Eduardo Hubert ,Joaquin Achucarro ,Aquiles Delle Vigne  e per il pianoforte storico di  Bart van Oort, si é particolarmente distinta ai corsi estivi dell'Accademia Chigiana nella classe di musica d'insieme tenuta dal M° Riccardo Brengola, conseguendo il Diploma di Merito.

Svolge intensa attività concertistica iniziata nel 1982 a Spoleto, partecipando a Festival nazionali ed internazionali, sia come solista che in diverse formazioni cameristiche, esibendosi in luoghi e città prestigiosi
Nel 1998 e' stata invitata dal M° Giancarlo Menotti ad esibirsi nel Festival  dei Due Mondi per i "Concerti di Mezzogiorno".
E’ stata richiesta da Ambasciate e Istituti di Cultura, per promuovere la musica italiana all’estero: in Uruguay (Montevideo e San José), in Cile (Santiago e Viña del Mar) dove, oltre ai concerti, ha tenuto una Master Class all'Università della musica di Santiago, e in Canada (Toronto- 2011; Montreal-2014), le cui reti televisive, unitamente a RAI International, hanno trasmesso la registrazione del recital.  Lusinghieri apprezzamenti sono stati su di lei espressi dai critici musicali dei principali quotidiani dei due Paesi sudamericani: "...Simona Granelli, una notabile pianista di sorprendente virtuosismo..." (El Mercurio-Cile); "...duttile e convincente di notabile precisione ritmica e sensibile musicalità..." (El Pais-Uruguay); "...altissimo dominio del pianoforte..." (Ultimas Noticias-Uruguay).

Il suo repertorio spazia dal 1700 fino ai nostri giorni, non senza rifuggire qualificate collaborazioni con autori contemporanei, come Giancarlo Menotti, Gerhard Rosenfeld, Stefano Bracci e Paolo Sebastiani, dei quali ha eseguito composizioni in prima assoluta.

Collabora nell'Accademia americana "Spoleto Study Abroad" e alcuni suoi allievi sono risultati vincitori di Concorsi di Pianoforte nazionali e internazionali.
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FATAMORGANA, STEFANIA SURACE, 23 MAGGIO

18/5/2015

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Video di presentazione del progetto Musicraiser "Fatamorgana" con il quale Stefania Surace ha finanziato la realizzazione del suo nuovo CD.

"La musica è entrata a far parte della mia vita molto tardi, quando già avevo imboccato un’altra strada. A un certo punto ho fatto un sogno che mi ha fatto deviare. Questo sogno era una musica che non se ne voleva andare dalla testa finché non l’ho fatta vivere sulla tastiera del pianoforte.

L’idea di questo disco è nata sullo Stretto di Messina, perché lì succede un fenomeno speciale: la Fatamorgana, che trasforma il mare in una gigantesca lente d’ingrandimento e dalla costa calabrese ci permette di vedere la città di fronte, Messina, come se fosse vicinissima. Questo mi ha fatto pensare alla musica, perché anche la musica ha questo potere, di accorciare le distanze, rispetto agli altri, e all’interno di noi stessi, rispetto ai nostri cuori."

STEFANIA SURACE

Stefania Surace sarà la protagonista del prossimo appuntamento del Festival Pianistico di Spoleto, Sabato 23 Maggio alle ore 18 presso Casa Menotti.
Al pubblico del Festival Pianistico la pianista-compositrice calabrese presenterà i brani della sua recentissima produzione discografica, il disco "Fatamorgana".
L'ingresso è su prenotazione al numero 0743 46620, al termine del concerto verrà servito un aperitivo nella terrazza d'onore. Biglietto per concerto e aperitivo €7.

BIOGRAFIA
Mi chiamo Stefania Surace. Sono nata a Reggio Calabria il 27 luglio del 1976, e in Calabria vivo fino all'età di 18 anni, quando mi trasferisco a Roma. Da bambina studio il pianoforte (studi classici) fino all'adolescenza. Poi abbandono la musica e mi iscrivo all'università (LUISS "Guido Carli"). Dopo 4 anni sono laureata in Scienze Politiche. Quindi mi trasferisco in Belgio avendo ottenuto una borsa di studio per la specializzazione al Collegio d'Europa di Bruges. Dopo un anno torno in Italia e inizio a lavorare come redattrice web e ricercatrice in materie economiche e sociali, ma non ho una vera vocazione per questo genere di lavoro, così cambio strada e torno alla musica. A 27 anni compro il pianoforte e riprendo gli studi classici. Intanto inizio a comporre. Succede spontaneamente: non ho al momento alcuna nozione di armonia né di composizione, non so nemmeno scrivere gli spartiti. Spesso le musiche le sogno di notte e al mattino le ritrovo al pianoforte e le registro, a volte tali e quali, come le ho sognate, a volte con delle variazioni che nascono sempre spontanee, come delle improvvisazioni. Raccolgo 18 pezzi in un primo disco (Segnali dalle nuvole), poi, dopo 4 anni, ne raccolgo altri 18 in un secondo (Tracce di sogno alla luce del giorno). Imparo a fare gli spartiti e li registro alla SIAE. Dopo aver conseguito la Licenza di Teoria e Solfeggio al Conservatorio "S. Cecilia" di Roma, nel 2011 supero l'esame da privatista per il diploma di Compimento inferiore al Conservatorio "Perosi" di Campobasso. Nel settembre 2012, presso l'Istituto superiore di Studi musicali "G. Briccialdi" di Terni, sono ammessa alla frequenza del corso triennale di pianoforte per il conseguimento del Diploma Accademico sperimentale di I livello (titolo equiparato a laurea di I livello).
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ECCOLO, IL MIO PRIMO LIBRO!

13/5/2015

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Ne ho parlato tante volte durante i miei concerti. Ho sempre detto "nel 2000 ho scritto un libro che spero prima o poi darò alle stampe", anche se poi questo non è mai successo.
Però è vero che da lui, da questo libro, sono venute tante delle idee, dei pensieri, delle riflessioni che ispirano le mie composizioni. Quindi ho deciso che questa situazione non sarebbe dovuta andare oltre ed eccolo qua, il mio primo libro: Lo specchio meraviglioso.
A volerla dire tutta questo è davvero il mio "primo" libro, cioè la prima cosa che io abbia mai scritto, la mia prima creazione, venuta prima che arrivassero tutte le tante altre creazioni musicali.
Ho sempre pensato che fosse un peccato di gioventù, una cosa che avrebbe avuto bisogno di essere sistemata, ma alcune settimane fa mi è capitato di rileggerne alcune pagine e sono rimasto fortemente colpito dalla profondità che le miei riflessioni avevano già raggiunto a 29 anni.
E allora ho sentito che andava bene così come era, che quello era un prodotto finito e che non avrebbe più potuto rimanere nel cassetto.
Il libro prende il suo titolo da una delle frasi che contiene "La morte è uno specchio meraviglioso perchè guardandoci dentro possiamo vedere quanto siamo vivi."
Si tratta di una grande carrellata di frasi e aforismi che hanno come tema comune proprio questo, la morte, argomento assai scomodo che spesso e volentieri è messo a margine delle nostre vite, quasi forzatamente dimenticato, ma che se invece è riportato al centro della scena e guardato da tutti i punti di vista, è portatore di un messaggio formidabile e forse anche questo troppo spesso dimenticato: la vita è una cosa straordinaria!


Dal retro della copertina:
"Il pensiero della morte è una rivoluzione capace di trasformare in speciale qualunque giorno della nostra vita: più meraviglia, più amore, più passione, più rispetto, più perdono. Piuttosto che annichilire, considerare la fine contribuisce a rendere prezioso ogni singolo istante, ogni passo, ogni respiro.
Con i suoi aforismi irriverenti, dissacranti, provocatori, Egidio Flamini aiuta a guardare a questo scomodo argomento di conversazione da ogni possibile angolazione, con il risultato che finiamo per sentirci protagonisti di un’esperienza straordinaria: la vita.
Un libro che va letto molte volte. La prima ci vuole poco meno di un’ora, poi sempre di più."
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38 ANNI...E MI ISCRIVO A FILOSOFIA!

12/5/2015

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Nell'Ottobre del 2009, alla veneranda età di 38 anni, ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Filosofia per seguire una passione di quelle che uno scopre da grande (probabile comunque che fosse lì da sempre). Non è che abbia avuto grandi risultati in verità, sono riuscito a dare solo un esame durante il primo anno, per poi decidere di lasciare per i troppi impegni e l'impossibilità di seguire anche quel percorso.
Ma tanto è bastato, quel solo esame, per farmi fare una sola riflessione. E quella sola riflessione ha messo in moto la composizione di un album intero, il mio più filosofico, ma probabilmente anche il più intimo, per me e per tutti quelli che lo ascoltano. Soprattutto per tutto quelli che assistono ad una mia esecuzione dal vivo di "La Finestra".
Non ve lo perdete, mettendo da parte la modestia, questo mio concerto è una reale "esperienza".

"Lo stesso fiume non può bagnare me e te. Tu sei una finestra, io sono una finestra. Laddove finisce ogni linguaggio, la finestra inizia. Prima ancora che ogni linguaggio cominci, la finestra è già. Quel senso di stupore che ha un piede nella paura e l’altro nella meraviglia e che la finestra prova di fronte alle domande che da sempre rimangono senza risposta, ha dettato le musiche che compongono questo album, nota dopo nota. Quali domande? Da dove veniamo, chi siamo, dove siamo, dove andiamo."
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Prosegue il Festival Pianistico di Spoleto, ormai a ritmo serrato, e prosegue anche la serie di concerti Musichediegidioflamini Reload giunta al quinto appuntamento. Sabato 16 Maggio Egidio Flamini si esibirà a Casa Menotti in due repliche alle ore 16 e alle ore 18 con il suo "La Finestra".
E' sicuramente il lavoro più filosofico che Egidio abbia mai realizzato, capace di indagare gli aspetti dell'esistenza dalla intimità più remota dell'animo umano fino allo spazio inimmaginabile dell'universo intero.
Tra i brani dell'album La Finestra c'è Lacrimo ergo sum, pezzo di chiusura del concerto, a detta di tanti uno dei più belli di tutta la produzione dell'artista spoletino.

Ingresso su prenotazione al numero 0743 46620 - al termine di ogni concerto viene servito un aperitivo nella terrazza d'onore - biglietto per concerto e aperitivo €7 - Casa Menotti, Piazza del Duomo, Spoleto
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CARTESIO PERDONAMI, MA IO...LACRIMO ERGO SUM!

7/5/2015

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MUSICHEDIEGIDIOFLAMINI RELOAD #5 - Presentazione di La Finestra

Cartesio perdonami, ma io...Lacrimo ergo sum!Prosegue il Festival Pianistico di Spoleto, ormai a ritmo serrato, e prosegue anche la serie di concerti Musichediegidioflamini Reload giunta al quinto appuntamento. Sabato 16 Maggio Egidio Flamini si esibirà a Casa Menotti in due repliche alle ore 16 e alle ore 18 con il suo "La Finestra".E' sicuramente il lavoro più filosofico che Egidio abbia mai realizzato, capace di indagare gli aspetti dell'esistenza dalla intimità più remota dell'animo umano fino allo spazio inimmaginabile dell'universo intero.Tra i brani dell'album La Finestra c'è Lacrimo ergo sum, pezzo di chiusura del concerto, a detta di tanti uno dei più belli di tutta la produzione dell'artista spoletino.Ingresso su prenotazione al numero 0743 46620 - al termine di ogni concerto viene servito un aperitivo nella terrazza d'onore - biglietto per concerto e aperitivo €7 - Casa Menotti, Piazza del Duomo, Festival Pianistico di SpoletoNell'Ottobre del 2009, alla veneranda età di 38 anni, ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Filosofia per seguire una passione di quelle che uno scopre da grande (probabile comunque che fosse lì da sempre). Non è che abbia avuto grandi risultati in verità, sono riuscito a dare solo un esame durante il primo anno, per poi decidere di lasciare per i troppi impegni e l'impossibilità di seguire anche quel percorso.Ma tanto è bastato, quel solo esame, per farmi fare una sola riflessione. E quella sola riflessione ha messo in moto la composizione di un album intero, il mio più filosofico, ma probabilmente anche il più intimo, per me e per tutti quelli che lo ascoltano. Soprattutto per tutto quelli che assistono ad una mia esecuzione dal vivo di "La Finestra".Non ve lo perdete, mettendo da parte la modestia, questo mio concerto è una reale "esperienza"."Lo stesso fiume non può bagnare me e te. Tu sei una finestra, io sono una finestra. Laddove finisce ogni linguaggio, la finestra inizia. Prima ancora che ogni linguaggio cominci, la finestra è già. Quel senso di stupore che ha un piede nella paura e l’altro nella meraviglia e che la finestra prova di fronte alle domande che da sempre rimangono senza risposta, ha dettato le musiche che compongono questo album, nota dopo nota. Quali domande? Da dove veniamo, chi siamo, dove siamo, dove andiamo."

Posted by Egidio Flamini on Lunedì 11 maggio 2015
In questo video la presentazione del quinto appuntamento di MUSICHEDIEGIDIOFLAMINI RELOAD, settimo evento della XIX edizione del Festival Pianistico di Spoleto.
Nell'Ottobre del 2009, alla veneranda età di 38 anni, ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Filosofia.
Eraclito ed il suo fiume in cui non ci s può bagnare due volte hanno messo in moto tutta la composizione del mio quarto album: La Finestra.

Sabato 16 Maggio - Casa Menotti, ore 16 e 18
MUSICHEDIEGIDIOFLAMINI RELOAD #5
LA FINESTRA
Egidio Flamini, pianoforte

ingresso su prenotazione al numero 0743 46620 - al termine di ogni concerto viene servito un aperitivo
nella terrazza d'onore - biglietto per concerto e aperitivo €7 - Casa Menotti, Piazza del Duomo, Spoleto
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SKRJABIN FRA MITO ED ESTASI

6/5/2015

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Sabato 9 Maggio - Casa Menotti, ore 18
CONCERTO CELEBRATIVO DEL CENTENARIO
Alessandro Bistarelli, pianoforte
Musiche di Skrjabin
ingresso su prenotazione al numero 0743 46620 - al termine di ogni concerto viene servito un aperitivo nella terrazza d'onore
biglietto per concerto e aperitivo €7 - Casa Menotti, Piazza del Duomo, Spoleto


Aleksandr Nikolaevič Skrjabin fu musicista di primissimo piano nel panorama russo di fine ottocento, compositore, poeta, teosofo, pianista concertista di fama europea. 
Elesse il pianoforte a strumento dei suoi ineffabili sogni e delle sue tormentate visioni, anche se nella maturità allargò il campo degli interessi compositivi all'orchestra sinfonica. Seppe tradurre sulla tastiera le più morbide ed allucinate sensazioni, i più imponderabili stati d'animo, le fantasie e le evocazioni più sottili, con una ricchezza di sfumature e di accenti, quali il pianoforte non aveva più conosciuto dopo Chopin.
Coltivò tutti i generi della tradizione romantica: Preludi, Studi, Valzer, Mazurche, Notturni, Poemi, oltre alle monumentali dieci Sonate, veri capolavori di esteso significato compositivo ed espressivo. 
Esordì come epigono di Chopin, per la squisita raffinatezza della scrittura pianistica, per il lirismo intenso e cupo, nonché la grazia leggera ed elegante dei primi lavori. 
Skrjabin avrebbe potuto degnamente concludere il secolo sulla scia della tradizione tardo romantica, ma il suo stile subì un'evoluzione progressiva e radicale verso gli ultimi componimenti, di sconvolgente modernità.
Estraneo alle tendenze della musica nazionale russa, perseguì con assoluta coerenza le visioni e le esasperazioni del decadentismo, in un processo di trasformazione del linguaggio musicale personalissimo e audace.
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La frase ampia e distesa, di ascendenza romantica, si addensa in temi scarni, essenziali, di poche note, scanditi in figurazioni ritmiche minuziose, quasi ossessive. Il tematismo sbriciolato, articolato spesso in gesti cromatici minimi e stringati, elude la logica degli sviluppi, propria della tradizione classico-romantica. L’armonia tende a prevalere sulla melodia con effetti di carattere timbrico-espressivo originalissimi, il ritmo diviene sempre più incisivo e bizzarro, la trama pianistica si fa sempre più elaborata. La musica emana una diffusa ed estatica sensualità.
 Le indicazioni psicologiche sottili, che animano l’incedere dei temi, tendono a tradurre sulla tastiera visioni fantastiche dell'inconscio.
La concezione spaziale e timbrica dell'accordo, sviluppato come unità autosufficiente e compiuta, porta ad eludere i legami tonali, basati su nessi di relazione e attrazione fra i suoni. Ne deriva un linguaggio atonale, che supera in se stesso i concetti di melodia ed armonia, con uno straordinario potere di penetrazione.
Sintesi della tecnica compositiva skrjabiniana è l'accordo mistico, costruito mediante sovrapposizione di quarte di vario tipo (do, fa diesis, si bemolle, mi, la, re). L’accordo mistico o accordo sintetico genera una sovrapposizione di suoni di estatica bellezza, un archetipo, capace di reinventare l'armonia. Diviene principio assoluto a partire dal Prometeo, il Poema del Fuoco op. 60 (1908-1910) per orchestra, pianoforte, coro e clavier à lumière. 
Il suono brilla di un potere magico, estatico, come un addensamento di vibrazioni capace di indurre eccitazioni abbaglianti e prolungate. È questa l’estasi skrjabiniana, uno stato di trascendenza che, passando per il delirio dei sensi, tende al congiungimento con l’infinito.
La creazione musicale supera dunque le tradizionali categorie semantiche. Essa permette l’ascesa verticale verso la perfezione e appare come una stratificazione di stati di coscienza, tali da produrre una sorta d’illuminazione interiore.
Il presente concerto intende presentare la tarda produzione pianistica di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin. 
Il programma si apre con i Due Morceaux op. 57 (Désir e Caresse dansée), composti da Skrjabin nel 1907, le prime composizioni dove il musicista usa una sintassi armonica basata su concatenazioni di accordi per quarte. I due piccoli ed incantevoli brani sono contemporanei al Prometeo, il Poema del fuoco, dove Skrjabin abbandona l’armonia triadica e supera  definitivamente il sistema maggiore minore tramite l’uso sistematico e funzionale  dell’accordo sintetico. 
Il programma si conclude con la Decima Sonata op. 70, forse il testamento spirituale dell’autore. Composta nel 1913, insieme alla Ottava e  alla Nona Sonata, ai Due Preludi op. 67 ed ai Due Poemi op. 69, la Sonata rappresenta la sintesi delle esperienze compositive e delle conquiste estetiche dell’autore e lascia intravedere i traguardi linguistici e strutturali delle ultimissime opere. E’ animata da tensione crescente e decrescente e sprigiona energia spirituale ad ogni passo.

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PROBLEMI DIRETTA? SOLUZIONE IMMEDIATA.

5/5/2015

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Per tutti quelli che hanno avuto problemi con la diretta streaming del concerto di Sabato scorso (Cose Preziose - Seconda parte), ecco postato sulla bacheca dell'evento Livestream il video completo. Sarà disponibile solo per pochi giorni, quindi non perdetevelo!
E mentre guardate il concerto non dimenticate di cliccare sul pulsante follow per essere sempre informati delle prossime dirette streaming. Buona visione!

P.S. Prossimo appuntamento con la diretta streaming da Casa Menotti del concerto La Finestra di Sabato 16 Maggio ore 18, quinto appuntamento della serie Musichediegidioflamini Reload inserito all'interno della XIX edizione del Festival Pianistico di Spoleto
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PIANOFORTE E TOMBOLA

1/5/2015

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Che c'entra la tombola con il pianoforte?
Dopo tanti preludi, dopo tante parole, pensieri e musica, è così che si è concluso Sabato scorso il concerto in cui Egidio Flamini ha eseguito la prima parte del suo album Cose Preziose, con un bis obbligato, con un momento di sola musica affidato al caso, quattro preludi estratti a sorte dallo stesso pubblico.
E così finirà anche domani, Sabato 2 Maggio ore 16 e 18, quando Egidio eseguirà a Casa Menotti, quinto appuntamento del Festival Pianistico di Spoleto, la seconda parte di Cose Preziose: preludi dal numero tredici al ventiquattro più il Finale inevitabile.
Le prenotazioni per Cose Preziose seconda parte si possono effettuare chiamando in il numero di Casa Menotti 0743 46620.
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